sabato 30 gennaio 2010

Damnatio Memoriae

Tra le delibere disponibili on line nel sito istituzionale del Comune ho scoperto questa del fatidico 16 luglio 2007 (quello della famosa protesta e contestazione al Sindaco Alessandrini in merito alle sue dichiarazioni sull' accordo di programma sul centro commerciale) in cui si prende atto di determinate situazioni.

Premessa:L'area iniziale che s i era scelta per il centro commerciale era tra San Felice e l'Ibm nella C.d. IBP.

Grazie alle proteste vivaci della gente di SanFelice (uno dei quartieri paradossalmente piu' "forzisti" del Comune, ora il centro non si farà piu' li ma nell'area ex-dogana.

Ma anche se queste attestazioni riguardavano quell'area(vicino a san felice), valgono ancora(area ex dogana)!!!! Le ragioni non sono venute meno!!! Che cavolo serve costruire un "ecomostro" del genere, in un'area già intasata? Chi me lo spiega?

Ma proprio l'attestazione della delibera stessa...PARADOSSALMENTE!!!!

L'idea è che la l'amministrazione pubblica con la seguente attestazione dei fatti, ovvero la volontà politica e sociale, così come espressione del volere del VULGO, fosse diretta a non concedere licenze o permessi per costruire nuovi complessi commerciali.
Almeno questo è quanto si deduce da tutto il documento. Basta Leggerlo.
E questo viene testimoniato anche dalle dichiarazioni di Alessaandrini stesso, che promise di "sottoporre a referendum" un'eventuale approvazione futura dell'accordo di programma sul centro. ("nessuno ha deciso nulla" dichiarò Alessandrini, terminando con "se la volontà popolare sarà no, allora il centro non si farà".)
Certo...come no...

In realtà sappiamo benissimo che questo progetto era nei piani da anni...ma paradossalmente la attestazione invece dichiara la verità: ovvero..
non c'è bisogno di un nuovo centro commerciale :)

Ora la situazione però è cambiata: nessuno dei politici della giunta (insieme ai 4 del PD che avevano sostenuto questa proposta(!) parla di queste ragioni peraltro giuste.

Damnatio memoriae?

ATTESO che:
1. Nell’area Martesana-Adda e sud-est Milano esistono numerose strutture della Grande
distribuzione e Centri commerciali che soddisfano ampiamente le necessità di “shopping” della
popolazione residente (Auchan Vimodrone, Acquario Vignate, Carrefour Carugate, 5
Esselunga, 1 Standa, 3 Unes, 2 Lidl, ecc. ) oltre ad un nuovo grande centro commerciale in
costruzione a Peschiera Borromeo sulla SR Paullese;
2. Il territorio di Segrate è già interessato da attività produttive e di servizio che comportano
quotidianamente un notevole afflusso di persone : polo tecnologico, Mondadori, H San
Raffaele, Aeroporto di Linate;
3. L’area in oggetto è circondata da strutture sportive e ricreative che attirano frequentatori da un
ampio raggio, anche nei giorni festivi : Idroscalo, Luna Park, Polo fieristico Novegro;
4. La SP Rivoltana nel tratto segratese è interessata quotidianamente da un traffico di oltre 40.000
veicoli, con problemi di difficoltà nella mobilità per i residenti e pendolari ed inquinamento
atmosferico sotto gli occhi di tutti;
5. Il miglioramento della viabilità sulla SP Rivoltana che potrebbe derivare dalla riqualificazione
della stessa finanziata dagli operatori immobiliari coinvolti nell’iniziativa, sarà vanificato dal
forte incremento di traffico derivante dalla presenza del Centro Commerciale;
6. Il nuovo Centro Commerciale si configura anche come “centro outlet” che intende attirare
visitatori dall’estero con voli low-cost su Linate : ciò comporterà anche un incremento
dell’inquinamento acustico ed atmosferico da aerei;

7. Un nuovo Centro Commerciale nell’est Milano non crea nuovi posti di lavoro e opportunità di
sviluppo, bensì si sostituisce ad attività già esistenti costrette a chiudere. Sia commerciali che di
servizi (Centro Commerciale San Felice, Multisala );
8. E’ necessaria una politica di salvaguardia del commercio di vicinato, soprattutto in un contesto
ove la popolazione invecchia progressivamente;
9. Una grande struttura commerciale attira anche attività illecite e fa crescere i problemi di
sicurezza dei residenti nelle aree limitrofe;
10. Le amministrazioni preposte al governo del nostro territorio sono tenute a salvaguardarne le
caratteristiche di residenzialità, e non ad utilizzarlo come merce di scambio per finanziare le
opere pubbliche. Soprattutto in un’area adiacente al Parco agricolo Milano Sud, ed a Segrate, in
cui la densità abitativa supera già il 65% del territorio.

(DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE)
(Estratto del verbale della seduta del 16-7-2007)

Nessun commento: