tag:blogger.com,1999:blog-345845828486207020.post6304444625853894075..comments2010-05-05T04:29:16.176-07:00Comments on Segrate: la parola a noi cittadini.: Segrate...parliamone...Paolo Bergomihttp://www.blogger.com/profile/02880189835417188725noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-345845828486207020.post-1000775557687844772008-06-22T05:40:00.000-07:002008-06-22T05:40:00.000-07:00Ciao Paolo,Io non sono di Segrate, ma mi è capitat...Ciao Paolo,<BR/><BR/>Io non sono di Segrate, ma mi è capitato di vedere la cd. "fermata del passante. Esporro' in maniera sintetica le mie opinioni:<BR/><BR/>1) LA LOCATION: mi sembra che sia ubicata in una Wasted Land, dove di notte Romero potrebbe ambientare un sequel della Notte dei Morti Viventi;<BR/><BR/>2) L'interno della stazione: Da quel poco che ho visto, il complesso potrebbe essere un esempio di architettura cupa e spersonalizzante. Ovvio che trattasi di una stazione, ma perdonami, ho sempre pensato che quella fermata sia stata un "contentino" ai segratesi chhe non hanno alcune fermata della metro. Poi mi sbagliero'.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17994205216764081356noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-345845828486207020.post-89530612095068705032008-06-14T17:03:00.000-07:002008-06-14T17:03:00.000-07:00Eccomi qua, contribuisco a questo Blog parlando pr...Eccomi qua, contribuisco a questo Blog parlando proprio della "Fermata" S5 di Segrate, linea Pioltello-Varese del sistema treni suburbani. Mi sconcerta l'assoluta mancanza di sensibilita' e professionalita' dagli addetti ai lavori: non si degnano nemmeno di riparare gli orologi e di rimuovere, visto che non intendono riparare la macchinetta emittitrice di biglietti, il sostegno in ferro che lo sosteneva, pieno di ragnatele...<BR/>Che vergogna...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/02206580034299932314noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-345845828486207020.post-84755627960022891932008-06-13T02:25:00.000-07:002008-06-13T02:25:00.000-07:00Caro PaoloAuguro al tuo blog lunga vita e fortuna...Caro Paolo<BR/>Auguro al tuo blog lunga vita e fortuna e senzaltro cercherò di contribuire a vivacizzarlo con informazioni su Segrate e i segratesi.<BR/>Inizio ad informarti, anche se terminerà stasera, che è in corso un progetto mediatico che, partendo da Segrate, sta coinvolgendo tanti Blog italiani e, finalmente, anche qualche blog europeo. Siamo di fronte ad un modo innovativo di fare comunicazione giovanile, saltando i soliti canali d'informazione.<BR/> <BR/>Ti spiego come si sta svolgendo il progetto.<BR/> <BR/>Nella notte tra l'11 e 12 giugno 2008 molti blog, sparsi in tutta italia, si sono automaticamente oscurati per promuovere, tutti assieme ed in esclusiva, il lancio di "ARRAKIS", un tributo ai luoghi e alle vittime del progresso industriale italiano. Il documentario di 22 minuti, girato dal giovane filmaker segratese Andrea Di Nardo, con musiche originali del maestro Leonardo Marzagalia, ben noto a Segrate, è stato riportato anche su Repubblica del 12 giugno, a fianco della triste notizia dei sei morti di Mineo (purtroppo senza citare gli autori). Durante la giornata, molti altri blog hanno aderito all'iniziativa oscurandosi chi per poche ore, chi per un giorno, per dare in automatico, la visione di Arrakis. Sono convinto che questa tecnica, quando meglio conosciuta e organizzata, creerà enormi possibilità d'informazione seppure per casi particolari. A questa prima iniziativa hanno già aderito 30 - 40 blog ed altri si stanno oscurando man mano che si sparge la voce. Mi fa enormemente piacere che la sperimentazione di questo nuovo mezzo mediatico sia partita da Segrate e dintorni.<BR/>Oggi alle 15,00 si cercherà di intervistare in diretta Silvestro Capelli, il triste protagonista del documentario.<BR/><BR/>PS Chi avesse un blog e si volesse oscurare per ospitare "Arrakis" per un giorno o poche ore, può seguire le informazioni che si trovano nel sito.<BR/> <BR/>Cordiali saluti<BR/> <BR/>Rodolfo Di Nardo<BR/><BR/> <BR/>http://arrakis.vh5n1.net<BR/><BR/>ARRAKIS?<BR/>Sono i luoghi dell’abbandono industriale italiano,<BR/>Sono i ricordi e le accuse di Silvestro Capelli.<BR/><BR/>Arrakis è un documentario poetico di tributo ai luoghi e alle vittime del progresso industriale italiano.<BR/><BR/>Vedute di fabbriche abbandonate fanno da sfondo ad una voce trasformata dalla malattia.<BR/>E’ la voce di Silvestro Capelli, un ex-operaio della storica Breda Fucine di Sesto San Giovanni.<BR/>E’ la particolare voce di un laringectomizzato.<BR/>Silvestro nel 1996 ha subito un intervento di laringectomia totale per estirpare un tumore causato dall’amianto inalato durante gli anni del lavoro in fabbrica.<BR/><BR/>Come molte altre persone da anni combatte una battaglia sociale e legale.<BR/>Da una parte ci sono semplici cittadini, dall’altra ci sono le istituzioni, l’Inail, i sindacati, i dirigenti d’azienda, i partiti politici.<BR/><BR/>Racconta Silvestro in Arrakis:<BR/><BR/><BR/>Tutti sapevano e nessuno ha parlato. Lo sapevano i sindacati. Lo sapeva la direzione dell’azienda. Lo sapeva l’assessorato alla sanità. Lo sapevano tutti, e non gli operai che c’erano dentro. E così ci hanno condannato a morte, a menomazioni, ma non solamente noi che lavoravamo all’interno della fabbrica. Perché le fabbriche non sono state costruite sotto una campana di vetro […]<BR/><BR/>Motivi e obiettivi<BR/>Arrakis non vuole essere un’inchiesta sul problema amianto, non vuole essere un documentario di archeologia industriale.<BR/>Vuole rappresentare invece, secondo criteri più vicini al modo poetico di fare documentario, un tributo a quelle persone che hanno sofferto in nome del progresso e a quei luoghi che sono stati incredibili simboli di quello stesso progresso.<BR/><BR/>Arrakis è un attestato di esistenza per persone e luoghi dimenticati.<BR/>L’obiettivo comunicativo non è informare, ma emozionare.<BR/>Suscitare interesse verso problemi di cui molto scarsa è la percezione del pericolo.<BR/><BR/>Credo che l’abbinamento della voce di Silvestro ai luoghi dell’abbandono industriale italiano sia un atto molto potente e molto simbolico.<BR/><BR/>Questo documentario non ha intenti commerciali, rappresenta semplicemente l’evoluzione di una tesi di laurea triennale in Linguaggi dei Media.<BR/><BR/>Andrea Di NardoSegrate-Blog by Rodinarhttps://www.blogger.com/profile/05679915883272480401noreply@blogger.com